Lavorare con la musica è possibile? È una domanda che le persone si pongono sin dai tempi della scuola media, ossia da quando ci si giustificava con i genitori urlando: «Non è vero che guardo i video invece di fare i compiti, io studio meglio con la musica!». Povero, coraggioso, Pinocchio. Il quattro in italiano è stato poi il motivo per il quale tua madre ti ha levato televisione e computer dalla stanza, e allora addio video musicali.
Più qualità e concentrazione
Ma lavorare con la musica è davvero possibile? Secondo una ricerca condotta da Applied Ergonomics, sì. Anzi: aumenta la produttività e favorisce la concentrazione. I compiti vengono svolti in modo più veloce e anche la qualità è decisamente più elevata.
Bisogna però innanzitutto fare una piccola premessa: stiamo parlando di musica senza parole. Ascoltare una canzone che abbia un testo specifico, sposta l’attenzione dal lavoro che si sta facendo al significato del brano, e allora addio concentrazione. L’ideale sarebbe mettere in sottofondo una musica ambient, perfetta per accompagnare la nostra giornata lavorativa e renderla anche più piacevole. Se però amate la musica con le parole e non avete intenzione di rinunciarci, potete trovare un compromesso: ascoltate una canzone che conoscete già a memoria. In questo modo sarete meno distratti. È stato dimostrato, infatti, che sentire per la prima volta un brano spinge il cervello a distrarsi dalle cose che sta facendo. Cosa che al lavoro potrebbe risultare davvero controproducente.
Importante è anche la regolazione dell’audio: ascoltare una canzone a volume troppo alto non va bene, perché trasforma le note in rumore, e quindi in fattore di disturbo.
Lavorare con la musica è un ottimo aiuto per chi, ad esempio, non sopporta i rumori dell’ufficio o i colleghi che parlano e scherzano a voce alta. Un paio di cuffie e una playlist possono quindi farvi lavorare meglio, con indubbi benefici sul vostro umore.
La musica è perfetta soprattutto per chi fa lavori creativi. Questa, infatti, stimolerebbe non solo la concentrazione, ma faciliterebbe la nascita di nuove idee. Per queste persone è indicata soprattutto la musica classica. Chi svolge lavori ripetitivi, invece, può optare per l’elettronica, mentre chi ha mansioni delicate il jazz e l’indie. Ma non fatevi ingabbiare: ascoltate quello che vi piace!