“Una vera racchia, è un cesso, Gucci deve mettersi gli occhiali”. Alcuni degli insulti su Armine la modella di Gucci.
La nuova mossa pubblicitaria firmata Gucci: Ma chi è Armine?
In realtà nessuna mossa pubblicitaria pilotata, solo una serie di eventi. Armine indossatrice di Gucci 23 anni, è originaria di Yerevan. Ha studiato presso lo Yerevan State Institute of Fine Arts and Theatre e ha iniziato a lavorare come graphic designer per BetConstruct. La sua presenza come indossatrice alla sfilata di Gucci è stata totalmente casuale, ma non è passata inosservata. Eppure ci sono state nel corso degli anni altre modelle “brutte”.
Allora perché prendersela tanto con lei? Semplicemente perché è carismatica. Una donna carismatica può essere bella o brutta, quando è bella generalmente gli viene affidato l’appellativo di … sapete già quale, quando è brutta allora partono le ingiurie.
Esistono tante donne nel mondo non proprio belle, anzi diciamolo cesse, però nessuno le insulta, ma una donna carismatica che non rispecchia gli standard canonici di bellezza e che addirittura riesce a sfilare in passerella da Gucci al posto di essere premiata viene insultata. Sarà che io pesavo 90 chili e sono stata insultata cosi tanto dai ragazzi della mia città e non ero nemmeno la più grassa della mia città che ho ragionato molto sulla questione. Avevo 11 anni appena, e un gruppo di ragazzi iniziarono a chiamarmi “Bidon Bidon” non riuscivo a capire perché proprio io. Oggi lo so, ero una cessa carismatica.
Non c’è chirurgo plastico che possa far diventare bella una persona che dentro ha la cattiveria.
Preferisco di gran lunga una cessa vera che una rifatta (male) dalla testa ai piedi, preferisco le ragazze particolari, quelle carismatiche alle bambole vuote, ma sopratutto preferisco le belle persone. Tutte quelle donne che l’hanno insultata mi hanno fatto vergognare. La verità è che siete voi ad avere gusti discutibili. Anzi, a non averne di vostri proprio. Non riuscite a vedere oltre i canoni standard. Anni fa ero fidanzata con un ragazzo di 146 chili, per me era bellissimo ma ogni volta c’era qualche idiota che immancabilmente doveva dirmi che era un “trippone schifoso” e io mi arrabbiavo tantissimo. Mirko è stato uno dei ragazzi più belli con cui sono uscita, completamente diverso dagli standard che la tv e i media ci propinano, ma i miei occhi non si sono mai lasciati ingannare dall’ipocrisia del mondo “moderno” in cui viviamo.
Ho voluto giocare modificando le foto di Armine, per mostrarvi che una ragazza che voi considerate brutta può diventare bella ma un essere umano brutto dentro non può.
Un po Nairobi, un pò Madonna.
Vorrei dire alle persone che hanno commentato male questa ragazza: Fatevi una padellata di cazzi vostri, ogni tanto, anche perché se dovesse attrarre solo ciò che è oggettivamente bello, la maggior parte di voi il sesso l’avrebbe visto solo su PornHub.
I COLPEVOLI SONO I GIORNALISTI: LA FECCIA DEL MONDO.
Cosa c’è di vero: Armine la modella di Gucci e il body shaming.
“Il body shaming con cui è stata bombardata Armine è iniziato nel momento stesso in cui ha calcato la prima passerella. Una modella tra le tante, indossando un abito che tra l’altro non era nemmeno di quelli in vendita della collezione. Si trattava di una rivisitazione di una camicia di forza con cui lo stilista voleva mandare un messaggio di tutt’altro tipo che non “guardatemi come sono sexy”.
Era davvero una modella tra le tante, a parte il fatto di essere la prima modella armena a sfilare per la maison.
Questo purtroppo ha attirato l’attenzione del pubblico georgiano, che cavalcando un montante sentimento anti-armeno ha iniziato a vomitare odio sulla ragazza sotto forma di body shaming online che si è poi sparso a macchia d’olio sul web trovando terreno fertile tra gli ignoranti presenti trasversalmente in ogni Paese.
2019 l’odio per Armine
Quando succedeva tutto questo, quando le davano del mostro, quando le dicevano che non era degna di fare il suo lavoro, era ancora il 2019. E di sta famosa classifica delle 100 donne più sexy non ve n’era traccia (la prima notizia in tal senso è dell’anno successivo), ma lei già veniva odiata, derisa, offesa.
Ecco le fonti:
ottobre 2019
https://oc-media.org/…/opinion-misogyny-and…/
giugno 2020
https://www.iammedia.am/…/Gucci-Armenian-model-Armine…
E noi ne parliamo oggi a cavallo tra agosto e settembre 2020.
Armine non è stata “scelta apposta” per essere data in pasto ai social. E’ stata notata da uno scout e introdotta al mondo delle sfilate di alta moda come avviene per tutte le atre ragazze. Non come una super star testimonial del brand.
E’ stato l’odio della gente a farla diventare un caso, e per inciso, chi la difende non lo fa per una questione di simpatia personale, ma chi difende Armine difende tutte le donne, anzi, tutte le persone.
LA BELLEZZA E’ NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA
Se ancora l’idea del complotto ordito da Gucci per tornare a far parlare di sé (come se non se la cagasse nessuno) non vi sembrasse una idiozia, vi faccio notare anche che Armine non è affatto la ragazza più particolare che abbia calcato le passerelle della maison guidata da Alessandro Michele né quella che sia stata messa più in luce dalla maison stessa:
Gucci ha utilizzato una modella con la sindrome di Down per una campagna di BEAUTY, e una modella a cui mancano 2 denti per la campagna di un rossetto, giusto per dirne due.
Da tempo è in atto un trend di ri definizione dei canoni di bellezza maggiormente inclusivo, il “diverso” viene sempre più abbracciato come valore aggiunto invece che essere nascosto e corretto.Che questo trend che attraversa il mondo della moda sia più o meno autentico o più o meno funzionale al marketing non sottrae nulla al fatto che ANCHE grazie al mondo dell’immagine e della moda la società moderna si stia affrancando dagli stereotipi e dagli archetipi di bellezza femminile fino ad ora mutuati in toto dall’immaginario sessuale maschile, che ha sempre considerato la donna come trofeo da conquistare o esibire forzandola a modificare il proprio aspetto per piacere all’uomo, non per piacere a sé stessa.”